Questo sito utilizza i cookies per migliorare il servizio. Continuando la navigazione si accettano i termini di utilizzo. Infomazioni.    Chiudi X

Cerca News

SERATA A TEATRO PER LA CONCLUSIONE DEL PROGETTO VE.R.A.

SERATA A TEATRO PER LA CONCLUSIONE DEL PROGETTO VE.R.A.

SERATA A TEATRO PER LA CONCLUSIONE DEL PROGETTO VE.R.A.

 

Venerdì 10 novembre alle ore 21:00 presso il teatro dell'Istituto Don Bosco in via San Camillo De Lellis 4 in zona Forcellini a Padova, le ACLI provinciali di Padova e ACLI Arte Spettacolo presentano Al di là dell'orizzonte e Hikikomori due spettacoli di prosa scritti e prodotti all'interno del progetto VE.R.A. (Verifica Rifletti Agisci) basato sulla metodologia del Teatro dell'Oppresso. Il progetto, la cui realizzazione è stata possibile grazie alle risorse del 5 per mille destinate alle ACLI, si è snodato per tutto il 2017 e ha come punto finale l'allestimento e la messa in scena di questi due spettacoli ad opera degli attori delle compagnie teatrali di ACLI Arte e Spettacolo. Attraverso l'attivazione di un percorso informativo e formativo partito dall'approfondimento di tematiche di stretta attualità come l'immigrazione e i social media, questo progetto ha l'intento di fornire uno strumento di lettura del cambiamento sociale grazie all'utilizzo dell'esperienza teatrale. I protagonisti del progetto sono stati i circoli Acli della provincia di Padova che opportunamente guidati da professionisti hanno tradotto le emozioni, i pensieri e i sentimenti in questi due canovacci teatrali che rappresentano il percorso con l'intenzione di condividere ciò che è stato elaborato in questi mesi.

 

Hikikomori”, la piece incentrata sui social media, è un termine giapponese, che descrive una condizione che ha travalicato i confini nipponici già da qualche tempo: alienarsi completamente dal mondo che conosciamo e delegare ogni forma di contatto umano al computer. Comunicare, condividere e viaggiare restando chiusi nella propria stanza, usando un monitor come unica finestra sul mondo e i fili della rete come strade da percorrere. Ma queste strade non portano in nessun luogo vero e la linea di confine tra il mondo reale e la realtà virtuale diventa sempre più sottile. Hikikomori è isolamento sociale, che può facilmente accompagnare dipendenza da internet. I pericoli che si nascondono nella rete sono molti e, spesso, sconosciuti. Come per tutte le grandi innovazioni tecnologiche è necessaria una profonda consapevolezza dello strumento per poter sfruttare appieno i suoi vantaggi, altrimenti, come succede ai personaggi in scena, si rischia di restare inconsapevolmente in balia di chi ha scelto di usare la rete come trappola o come buco della serratura da cui spiare le nostre vite.

 

In un momento storico dove il tema dell’immigrazione è quantomai vivo e messo in discussione, “Al di là dell’orizzonte” si permette e si propone un obiettivo complicato: pensare. Tramite un viaggio, i personaggi, gli attori ed il pubblico, dovranno iniziare e proseguire un percorso introspettivo e condiviso, senza paure. Fondamentale riconoscere come il testo non si prefigga l’idea di schierarsi da una parte o dall’altra, quanto più vedere l’essere umano come tale. Senza linee guida di sesso, età o spazio, si crea un ambiente allo stesso tempo vuoto di informazioni, quanto saturo di sensazioni. All’interno di questa strada, i personaggi aiuteranno i presenti a cercare un proprio ragionamento, tramite le esperienze e le idee di ciascuno. Il modo onirico nel quale si è scelto di esprimere il tutto rende più fumosi i concetti, ma anche più interessanti le spiegazioni. Il testo cresce quindi su una sottilissima linea di confine tra il tutto ed il niente, dove, con linearità, si racconta il viaggio di un personaggio, anomalo, verso un sogno da raggiungere, passando attraverso incubi dai quali sfuggire. I ricordi, tramite alcuni flashback, saranno le uniche parti dirette che fungeranno da spiegazione e collante tra le varie parole. La conclusione del testo sarà il proseguo e non la conclusione di un pensiero più profondo: la creazione del dialogo, con sé stessi o gli altri, con le emozioni come strumenti.

 

La serata è ad ingresso libero per permettere a tutti di prendervi parte e di ricevere quello che è stato realizzato in modo da creare un punto di partenza per ulteriori riflessioni personali di analisi sociale.

 

Per informazioni contattare la segreteria organizzativa al numero 049601290 o via mail padova@acli.it

 



Credits web4com